martedì 27 maggio 2008

Aggiornamenti Phoenix

Oggi 27 Maggio a Phoenix spettava un impegno molto importante: raccogliere i campioni del suolo marziano e grattare la superficie del pianeta alla ricerca di ghiaccio.
Le prime immagini inviate da Phoenix hanno confermato la presenza di strutture poligonali sul suolo del polo nord di Marte come i responsabili della missione si aspettavano, in quanto rilevate ed osservate anche in passato da altre sonde in orbita attorno a Marte. La zona che Phoenix sta analizzando è una distesa piatta costituita da qualche ciottolo, ma non vi è la presenza di grandi rocce nè di ghiaccio, almeno non in superficie. Strutture simili a quelle presenti sul pianeta rosso si trovano anche sulla Terra, nelle zone artiche, e sono un indice della presenza di terreno ghiacciato ed estremamente compatto, il permafrost. Phoenix ha inviato anche immagini di se stessa per dimostrare le buone condizioni in cui versa e rassicurando il controllo sulla Terra che tutto procede bene.

lunedì 26 maggio 2008

Sonda Americana Phoenix arriva su Marte!



Dopo un viaggio durato circa 10 mesi (Cape Canaveral, in Florida), percorrendo 680 Km di tragitto, la sonda americana Phoenix è giunta su Marte.
Dopo due ore dal suo atterraggio ha già inviato le prime immagini, tra l'altro nitide.
Phoenix è atterrato nella zona dell'emisfero nord dove è stata identificata la presenza di vaste estensioni di ghiaccio poco al di sotto della superficie e proseguirà l'attività di esplorazione del pianeta iniziata nel 1976 dalle sonde Viking ed intensificatasi negli ultimi anni. I principali obiettivi della missione sono due: lo studio della storia dell'acqua su Marte, la chiave per svelare la storia dei passati cambiamenti climatici, e la ricerca di possibili forme di vita, anche òe più elementari. Phoenix dispone di diversi strumenti per studiare la composizione del suolo. Tra questi c'è un sistema che permette di riscaldare i campioni fino a una temperatura di 982°C: degli speciali sensori analizzeranno poi i gas sprigionati per determinarne la composizione chimica, un dato essenziale per capire se il terreno può ospitare forme di vita elementari. La missione impiega anche tecnologia sviluppata in Italia. La sonda ha a disposizione due sensori di "assetto di stelle" sviluppati dall'azienda fiorentina Galileo Avionica. Grazie ad una mappa stellare memorizzata nel software, se dovesse smarrire l'orientamento, sarà lo stesso sensore a ricercare automaticamente la nuova posizione e a fornire al computer di bordo le informazioni per riportarla sulla rotta prestabilita.

Sezione dedicata del sito NASA con le prime immagini della sonda [vedi]

Fonte La Repubblica (vedi)




venerdì 23 maggio 2008

24/05/2008 Serata Osservativa Pubblica (Associazione Astrofili Aurunca)



Il giorno 24/05, dopo la conferenza dell'ing. Giacinto De Paris dell'ESA, che si terrà alle ore 17:00 presso la sede dell'Associazione Astrofili Aurunca [vedi], ci recheremo presso l'azienda agrituristica "La Starza" [vedi] per una serata osservativa pubblica.
Le osservazioni inizieranno alle ore 21,00.
I membri dell'associazione guideranno i partecipanti nel riconoscimento delle principali costellazioni del periodo, daranno la possibilità di osservare i pianeti visibili e gli oggetti del profondo cielo più caratteristici con l'ausilio di diversi strumenti.

Tutti i curiosi e gli appassionati sono i benvenuti.

Per informazioni potete contattare direttamente me!

mercoledì 21 maggio 2008

24 Maggio Conferenza Astrofili Aurunca: Il satellite Agile (Ing. Giacinto De Paris dell'ESA)

Sabato 24 Maggio alle ore 17:00 è prevista una Conferenza astronomica presso la sede dell'Associazione Astrofili Aurunca dal titolo " Il satellite Agile - un po' di Sessa Aurunca in orbita". Sarà presieduta dall' Ing. Giacinto De Paris.

Il Satellite Agile (Astrorivelatore Gamma ad Immagini ultra LEggero) è un satellite astronomico a raggi Gamma e a raggi X dell' Agenzia Spaziale Italiana lanciato il 23 aprile del 2007 dal razzo PLSV-C8 dell'ISRO. Il design, lo sviluppo e la fabbricazione del satellite sono stati capeggiati dalla Carlo Gavazzi Space di Milano, insieme ad altre aziende ed istituti di ricerca.

AGILE è equipaggiato con strumenti scientifici in grado di catturare immagini di oggetti celesti distanti nelle regioni dei raggi Gamma e X dello spettro elettromagnetico.I dati raccolti da Agile vengono inviati all'AGILE Operation Control Center (AOCC) in Abruzzo e dall'AGILE Data Center di Frascati affinche siano analizzati, archiviati e distribuiti.

(http://it.wikipedia.org/wiki/AGILE)

lunedì 19 maggio 2008

Microsoft WorldWide Telescope

Microsoft WorldWide Telescope è un programma che consente agli appassionati di astronomia di osservare lo spazio così come si fa con un telescopio. E' possibile osservare le "collezioni" (costellazioni, il sistema solare, le immagini di Hubble, Chandra, Spitzer, diversi studi, stelle, il Catalogo di Messier e le proprie collezioni personalizzate) o decidere se osservare il cielo, la Terra, i pianeti, panorami, il tutto con svariate sottocategorie e ovviamente il programma riporta informazioni su pianeti, stelle, galassie, nebulose.
Il programma presenta anche i tour guidati, talvolta con tanto di audio, che portano a fare la conoscenza di WorldWide Telescope stesso (WWT), delle nebulose e delle galassie, dei buchi neri, delle supernove, settori stellari, eventi cosmici, la cosmologia... È inoltre possibile controllare un vero e proprio telescopio con la piattaforma ASCOM.
Per il download del programma sono richiesti i seguenti requisiti minimi:
  • Windows XP; SP2, Vista
  • Tanta RAM
  • necessario.NET 2.0 e DirectX 9.0c...
  • Il programma è di 20 mb, che inizialmente diventano circa 68
Per scaricare il programma andate sul sito web www.worldwidetelescope.org

sabato 17 maggio 2008

giovedì 15 maggio 2008

Il Vostro Nome Sulla Luna..!


In occasione della missione che prevede il lancio della sonda LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter), la NASA, dà la possibilità a chiunque di inviare il proprio nome sulla Luna. Un'iniziativa, a mio avviso, niente male nell'attesa che gli esseri umani possano visitare il nostro satellite in maniera ordinaria.
Per inviare il proprio nome attraverso il Lunar Reconnaissance Orbiter basta accedere all'apposita sezione del sito della NASA [vedi], cliccare nel riquadro a destra riguardante il progetto, inserire i dati e stampare il certificato di partecipazione con tanto di nome, cognome, data e numero identificativo.
Speriamo che a breve si possa iniziare a spedire qualche tenda per evitare di trovare tutti i posti occupati quando visiteremo la Luna per la prima vacanza interplanetaria.

lunedì 12 maggio 2008

sabato 10 maggio 2008

venerdì 9 maggio 2008

L'Oceano Sotterraneo di Titano

Titano è uno degli obiettivi primari della missione Cassini. Non tanto perchè si tratta del satellite più grande di Saturno, quanto piuttosto perchè quella incredibile luna avvolta da un'atmosfera di idrocarburi richiama troppo da vicino quello che si pensa possa essere stato il nostro pianeta agli inizi della sua avventura. E se, per confermare tale importanza, non si ritiene sufficiente che la missione abbia comportato l'avventura della sonda Huygens, certo basterà dare un'occhiata a quanti sorvoli dedicati a Titano siano stati previsti dal piano di volo. E Titano non ha deluso.
L'ultimo annuncio, pubblicato su Science lo scorso 21 marzo, riguarda la possibilità che la crosta superficiale del satellite galleggi su un guscio fluido e che dunque sia separata dal suo nucleo interno. Sarebbe questo disaccoppiamento tra la crosta e il nucleo del satellite la spiegazione più plausibile per i movimenti superficiali e gli slittamenti evidenziati da un anno e mezzo di osservazioni radar di Titano.
Lo studio è il risultato del lavoro di Ralph Lorenz (Johns Hopkins Applied Physics Laboratory) e dei suoi collaboratori, che hanno esaminato i dati raccolti dal radar della sonda Cassini in occasione di 19 distinti sorvoli di Titano tra l'ottobre 2005 e il maggio 2007. Dopo aver individuato nelle prime mappe radar la posizione di 50 specifici punti di riferimento sulla superficie del satellite, gli astronomi li hanno nuovamente ricercati nelle ultime rilevazioni. Con loro sorpresa hanno notato che in molti casi si poteva rilevare uno slittamento delle reciproche posizioni persino di 30 chilometri, spostamento che non sembra affatto dovuto a movimenti occasionali, bensì a un vero e proprio scivolamento di intere porzioni di crosta.
Per spiegare un simile movimento Lorenz e collaboratori hanno ipotizzato che crosta e nucleo siano nettamente separati da una sorta di cuscinetto lubrificante. Ritengono cioè che 100 km al di sotto della superficie ghiacciata di Titano vi sia un oceano liquido, probabilmente composto di acqua e ammoniaca, sul quale galleggia la crosta.
Ottime indicazioni sulla bontà del modello si ritiene possano giungere da studi più approfonditi del moto di rotazione di Titano nonchè dall'analisi dettagliata dei venti che soffiano nella sua atmosfera e che sembrerebbero collegati alla rotazione della crosta. "I cambiamenti che noi rileviamo nella rotazione di Titano - sottolinea Lorenz - sono per noi un'importante finestra che ci può mostrare cosa si cela sotto la sua superficie. Nel volgere di pochi anni, poi, non è escluso che si possa anche avere la prova di variazioni stagionali della sua rotazione."
Non c'è fretta. E' vero che a giugno termina la missione primaria della Cassini, ma non credo proprio che alla NASA si decida di spegnere quella fantastica sonda.

Fonte: http://www.nasa.gov/mission_pages/cassini/media/cassini-20080320.html
http://www.coelum.com/index.php?goto=news&nva=2008&nvm=4&id=485


lunedì 5 maggio 2008

Star Party Astrofili.org



Di ritorno dallo splendido raduno organizzato dagli utenti del forum Astrofili.Org [vedi], tenutosi sul Monte Amiata, vi posto alcune foto del campo osservativo.