domenica 29 giugno 2008

L'evoluzione delle tute spaziali!!



Da quando Alan Shepard è volato nello spazio (1961), gli astronauti della NASA hanno richiesto tute che potessero aiutarli a lavorare e a tenerli al sicuro. Dal lucido argento del mercurio si è giunti alla tuta arancione; le tute sono servite come veicolo spaziale personali, come protezione degli astronauti durante il lancio ed il rientro, mentre lavorano sulla Stazione Spaziale Internazionale, o per camminare sulla luna.

Così come la NASA ha un nuovo veicolo spaziale, Orione, i nuovi abiti saranno necessari per proteggere gli astronauti durante il futuro ritorno sulla Luna e durante il viaggio verso Marte [vedi].

sabato 28 giugno 2008

18 - 19 luglio - La notte della Luna piena

L'UAI propone un appuntamento diverso dal consueto, in una notte di Luna piena.

Una serata nel corso della quale si potrà assistere al suggestivo sorgere del luminoso disco lunare in una calda notte d'estate. Un'opportunità per le associazioni di astrofili per proporre osservazioni e conferenze dedicate al nostro satellite naturale: la genesi e le caratteristiche fisiche, le missioni spaziali, la mitologia, la poesia, la musica e le diverse espressioni artistiche ispirate a Selene.

Le date del 18 e 19 luglio sono da ritenersi una proposta indicativa per le associazioni locali che organizzano le manifestazioni pubbliche. Le serate possono essere organizzate anche nei giorni immediatamente successivi alla Luna Piena, nei quali la Luna sorge man mano sempre più tardi, consentendo di osservare, appena cala l'oscurità, le costellazioni e i principali oggetti del cielo profondo, per poi ammirare il sorgere del luminosissimo disco lunare in tarda serata.)

Nel sito Divulgazione UAI nella pagina dedicata all'evento, inserito nel calendario iniziative per il 2008, la locandina da scaricare e personalizzare e link ad alcune pagine dedicate alla Luna sul sito Astrocultura UAI e sezione Luna UAI

Per informazioni sulle serate osservative consultare le pagine web il sito Astroiniziative che raccoglie tutte le serate osservative pubbliche organizzate in Italia.

Fonte: UAI [vedi]

venerdì 20 giugno 2008

lunedì 16 giugno 2008

Disponibili i Nuovi Tubi Newton da 30 cm SkyWatcher!



Finalmente è arrivata in Italia la nuova serie di telescopi Newton da 30 cm SkyWatcher [vedi]!
La novità più importante è rappresentata dalla cella che accoglie lo specchio primario; a mio avviso è davvero ben fatta (per essere uno strumento di basso costo).
Dalle immagini potete notare che lo specchio è adagiato su ben 9 punti di appoggio e che la cella è totalmente aperta, in modo da far acclimatare lo specchio dal generoso diametro di 30 cm in maniera quasi istantanea.

L'altra novità è rappresentata dal sistema di aggancio alla montatura, infatti lo strumento non viene fornito con la solita esile barra a coda di rondine [vedi], per nulla adatta a strumenti di tale portata, bensì sugli anelli è montata una barra tipo CGE-Losmandy dalle dimensioni adeguate.
L'ultima nota positiva riguarda il prezzo: con soli € 755,26 chiunque può portarsi a casa un telescopio Newton da 30 cm che vi permetterà di osservare gli oggetti del profondo cielo come non li avete mai visti!!

Attenzione! Per installare il tubo sulle montature EQ6 dovrete dotarvi della flangia per EQ6 Geoptik [vedi] più il morsetto doppio Geoptik [vedi].

domenica 15 giugno 2008

La Via Lattea perde due Bracci!

Dalle immagini ottenute con il telescopio spaziale Spitzer della Nasa è emersa una nuova struttura della Via Lattea, la galassia alla cui appartiene il nostro Sistema Solare.

Secondo i precedenti modelli della struttura della galassia, basati sulle osservazioni dei gas, la Via Lattea avrebbe quattro bracci principali di stelle (Norma, Scudo-Croce, Sagitario e Perseo).

Attraverso lo studio di 800 mila istantanee nell'infrarosso contenenti 110 miloni di stelle, un gruppo di scienziati americani ha costruito una "strisciata" di cielo lunga 130 gradi, 1 grado sopra e sotto il piano galattico, constatando una densità stellare maggiore nei bracci Scudo-Croce e Perseo, che non appare invece in Sagittario e Norma. Ciò sembra dimostrare che la Via Lattea è formata solamente da due bracci: Scudo-Centauro e Perseo.
[Vedi] [Vedi]

giovedì 12 giugno 2008

Sistema Solare: Nascono i Plutoidi!!

L’Unione astronomica internazionale (Iau) ha deciso di battezzare con il termine «plutoidi» tutti gli oggetti presenti oltre l’orbita di Nettuno con caratteristiche analoghe all’ex ultimo pianeta del sistema solare. E si ricorda che questi corpi «devono avere sufficiente massa perché la loro gravità conferisca un equilibrio idrostatico e una forma quasi sferica». Inoltre devono possedere un minimo di brillantezza. Gli unici due corpi per il momento conosciuti con queste caratteristiche oltre Nettuno sono Plutone ed Eris, più grande dello stesso Plutone. Cerere non è considerato per la sua posizione nella fascia degli asteroidi tra Marte e Giove.
La classificazione non è ben vista però da molti fans di Plutone tra cui Alan Stern, planetologo dell’University Space Research Association nel Maryland e capo della missione della sonda Horizon della Nasa partita per esplorare per la prima volta da vicino l’ambiente plutoniano. «Plutoidi è un nome strano», dice Stern, «che suona come emorroidi, asteroidi, ma questi corpi sono pianeti e non asteroidi». E aggiunge polemicamente: «Il nuovo passo dell’Unione mi sembra irrilevante. La Iau potrebbe annunciare domani che il cielo è verde, ma questo non lo renderà tale». La guerra è solo agli inizi. Lo stesso Stern da un anno sta lavorando per organizzare un convegno dei fan plutoniani che dovrebbe tenersi negli Stati Uniti in agosto per contestare ufficialmente il verdetto di Praga e rimetterlo in discussione. Sarà interessante vedere ciò che succederà.

fonte www.corriere.it [vedi]

martedì 10 giugno 2008

I telescopi del futuro saranno costruiti con polvere di stelle

CHEN mostra soddisfatto il suo
specchio lunare



Peter Chen
ed i suoi colleghi del Goddard hanno presentato un progetto veramente innovativo all’annuale congresso della Società Astronomica Americana. E’ da molti anni che Chen lavora sulla possibilità di utilizzare nuovi materiali per la costruzione di grandi telescopi, soprattutto in vista di futuri osservatori lunari. Il vero problema in questo caso è quello del trasporto del materiale sul nostro satellite. Fondamentale è allora utilizzare direttamente qualcosa che già si trova sulla Luna.
Chen ha allora simulato in laboratorio la polvere lunare, utilizzando una piccola quantità di nanotubi di carbonio,scoperti nel 1991 e che altro non sono che forme “allotropiche” del carbonio. Mescolando questa sostanza con resina epossidica, usata come collante, e pezzi tritati di roccia lunare, ha scoperto, con sua stessa meraviglia, di avere a disposizione un materiale molto resistente con la consistenza del cemento. Questo composto è risultato essere perfetto per la costruzione di specchi telescopici! E’ bastato aggiungere uno strato di alluminio e lo stesso ricercatore ha costruito uno specchio da 30 cm,che ha mostrato sorridente ai congressisti. Sulla Luna si potrebbero costruire facilmente telescopi superiori anche ai 50 metri di diametro, utilizzando praticamente solo materiale “locale”. Non è difficile immaginiamo cosa si potrebbe vedere con questi telescopi in un mondo privo di atmosfera sia puntandoli verso l’Universo che verso il nostro pianeta! Con lo stesso materiale si potrebbero inoltre costruire basi per i futuri astronauti e specchi per la “raccolta” della luce solare. La fantascienza sembra già essere stata superata dalla realtà …

Fonte www.astronomia.com [vedi]

venerdì 6 giugno 2008

2009 Anno Mondiale dell'Astronomia..!

L ’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2009 Anno Internazionale dell’Astronomia: IYA2009: International Year of Astronomy - 2009.
Ogni Nazione partecipante possiederà un nodo, per esempio l'Italia darà l'incarico all'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) che favorirà collaborazioni tra Enti, Università, Science Centers, Società scientifiche e di appassionati. Durante l'anno saranno molte le manifestazioni a livello mondiale. Tra esse spiccano le cerimonie di apertura e di chiusura. La cerimonia di apertura si terrà il 12 Gennaio 2009 presso la sede UNESCO di Parigi.
Nel 2009 ricorre anche il IV° Centenario del primo utilizzo del cannocchiale nell’osservazione del cielo, dovuto a Galileo Galilei.

Il sito
che servirà di riferimento per la proposta di manifestazioni, per l’informazione e per l’organizzazione di iniziative ed eventi è www.astronomy2009.it [vedi]


mercoledì 4 giugno 2008

Scoperto un Pianeta Extrasolare simile alla Terra!

E' stato annunciato da alcuni astronomi la scoperta del più piccolo pianeta extrasolare che orbita intorno una normale stella, di piccola massa (potrebbe rientrare nella classe delle nane-brune). Questo pianeta possiede una massa simile a quella della Terra e rappresenta una delle scoperte più interessanti nel campo astronomico, in quanto gli scienziati da anni vanno alla ricerca di altri mondi in grado di ospitare la vita.

Il team di ricerca ha scoperto questo ‘nuovo mondo’ utilizzando una tecnica chiamata microlente gravitazionale. Questo metodo sfrutta il fatto che i raggi di luce vengono deviati quando passano vicino ad un oggetto massiccio, come una grossa stella. Il pianeta, chiamato MOA-2007-BLG-192Lb, è di circa 3,3 volte la dimensione della Terra. Alcuni ricercatori hanno suggerito che il pianeta potrebbe avere una spessa atmosfera e hanno anche speculato che ci potrebbe essere un oceano liquido sulla sua superficie.

La Nasa prevede di lanciare il James Webb Space Telescope, nel 2013, e questo strumento potrebbe cercare le firme della vita su pianeti di massa terrestre in orbita attorno a stelle di piccola massa, nelle vicinanze del Sole. Un pianeta più piccolo di questo fino adesso è stato trovato in orbita attorno ad una pulsar, una stella di neutroni che produce potenti fasci di radiazioni.

L’autore principale della ricerca,David Bennett, presso l'Università di Notre Dame, ha commentato: "Questa delle micro lenti gravitazionali è la strada che porta alla ricerca di pianeti di massa inferiore, compresi i pianeti di massa terrestre.” Ed ha aggiunto: "Incoraggia inoltre gli astronomi a ricercare pianeti nelle zone abitabili di stelle piccola massa ".
Mondi d’acqua? Il pianeta scoperto presenta un raggio orbitale simile a quella di Venere. Ma la stella o la nana bruna sarà probabilmente tra le 3000 e un milione di volte meno luminosa rispetto al nostro Sole, così la parte superiore dell’atmosfera del pianeta è probabile che sia più fredda di Plutone.
Nicholas Rattenbury, un co-autore presso l'Università di Manchester, ha dichiarato ai giornalisti della BBC: "Le nostri migliori idee su come i pianeti si formano suggeriscono che il pianeta potrebbe avere una spessa atmosfera. Questa atmosfera potrebbe agire come una grande coperta, mantenendo il pianeta caldo (una specie di effetto serra). "Così, anche se non c'è molta energia proveniente dalla sua stella, che colpisce il pianeta, il corpo celeste potrebbe essere comunque in fase di riscaldamento della sua superficie.
"Ciò ha portato ad alcune speculazioni che potrebbe, eventualmente, esserci un oceano liquido sulla superficie del pianeta. Una tale ipotesi è davvero stimolante, ed è una delle proprietà che vorremmo avere su un pianeta abitabile è proprio acqua liquida sulla sua superficie ".
MOA-2007-BLG-192Lb è stato trovato con il nuovo telescopio MOA-II in Nuova Zelanda presso il Mount John Observatory. La tecnica impiegata per trovare il nuovo pianeta utilizza il campo gravitazionale di una stella come una lente di ingrandimento della luce di una stella lontana nello sfondo. Questo effetto si verifica solo quando le due stelle sono in quasi perfetto allineamento. Gli Astronomi sono così in grado di individuare i pianeti in orbita intorno alla stella lente se la luce della stella di sfondo è deformata da uno o più pianeti .
Fonte: http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/7432114.stm
Fonte: http://antaresnotizie.blogspot.com/

martedì 3 giugno 2008

La strana Pulsar!


La prima individuazione di PSR J1903+0327, una pulsar distante circa 21 mila anni luce, risale al 2006 e la si deve a David Champion, a quel tempo ricercatore della McGill University. La scoperta avvenne grazie all'analisi dei dati di una lunga survey compiuta con il radiotelescopio di Arecibo. Successivamente Champion divenne ricercatore presso l'Australian Telescope National Facility, ma continuò a interessarsi da vicino a PSR J1903 scoprendo così alcune particolarità che la rendono davvero unica.
Leggendo le caratteristiche di PSR J1903 si potrebbe pensare che una di queste particolarità siano le 465 rotazioni intorno al suo asse che questa pulsar compie ogni secondo. Assolutamente no. Di stelle di neutroni con simili velocità gli astronomi ne conoscono parecchie - sono classificate con il termine di millisecond pulsar - e secondo i modelli correnti il motore che le origina sarebbe la caduta sulla stella di neutroni di materiale sottratto a una stella compagna. Sappiamo che anche PSR J1903 ha una compagna, dunque sembrerebbe proprio che tutto sia nella norma. Ma non appena si va a considerare più da vicino questa coppia di stelle ci si accorge di tre caratteristiche davvero eccezionali. Champion ha potuto rilevarle seguendo la pulsar in questi due anni con il radiotelescopio di Arecibo, con le parabole di Green Bank e di Westerbork e anche con il telescopio Gemini North.
La prima stranezza è il tipo di orbita. Generalmente l'orbita di una stella di neutroni intorno alla compagna non è eccessivamente ellittica, anzi è destinata col tempo a diventare sempre più circolare. Alcune orbite di millisecond pulsar sono tra i cerchi più perfetti che si possano incontrare nell'Universo. Per PSR J1903, però, questa regola sembra non valere, dato che l'orbita che percorre in circa 95 giorni è davvero molto allungata. La seconda particolarità è la stessa compagna di PSR J1903, una stella normalissima molto simile al nostro Sole. Una accoppiata mai osservata finora e che non è contemplata in nessuno degli scenari che descrivono i sistemi stellari in cui compaiono le millisecon pulsar. Come se tutto questo non bastasse, poi, sembra proprio che la massa di PSR J1903 sia insolitamente più elevata di quanto normalmente si osserva in pulsar di questo tipo. "Ciò che abbiamo scoperto - sintetizza Champion - è una strana millisecond pulsar che sta percorrendo un'orbita sbagliata intorno a un tipo di stella sbagliato".
Ma come spiegare una simile situazione? Lo scenario più accreditato prevede che ci si trovi in presenza di un sistema triplo e che l'orbita di PSR J1903 non si sviluppi intorno alla stella di tipo solare, bensì a una compagna più massiccia sfuggita all'osservazione infrarossa del Gemini North, per esempio una nana bianca o un'altra stella di neutroni. La stella di tipo solare, insomma, sarebbe solamente il terzo incomodo in un balletto a due. E' prematuro giudicare se una simile spiegazione possa essere quella corretta. Indicazioni più decisive sono attese dalle osservazioni radio pianificate nei prossimi mesi, volte a misurare con la massima precisione possibile il moto della pulsar.
Se lo scenario a tre venisse confermato, PSR J1903 sarebbe in assoluto la prima pulsar appartenente a un sistema triplo.

Fonte (Coelum)